martedì 21 maggio 2013

Miss Vanity Night 2013

Sono ormai giunta al termine del 3° anno all'Accademia Vanity del corso per estetiste. È stato un anno pieno di emozioni, problemi, corse dell'ultimo minuto. Non è semplice da raccontare ma cercherò di descrivere in breve ciò che lo ha contraddistinto.

Il mio percorso è partito in modo differente rispetto a quello delle altre ragazze, che prevalentemente hanno scelto spontaneamente questa scuola. La mia è stata una scelta consigliata, quasi imposta, quindi intrapresa con delle perplessità ma poi, col passare del tempo ne rimanevo sempre più affascinata e presa! L’ultimo anno è stato difficile anche per quanto accaduto nella mia vita privata ma ho potuto condividere ciò che stavo provando con professoresse e compagne, che mi hanno consigliato e sostenuto. A parer mio posso affermare che l’Accademia Vanity non è solo una scuola di formazione professionale ma è anche una grande famiglia capace di esserti sempre accanto.

Poi arriva ciò che mai mi sarei  aspettata, l'essere stata scelta come modella per il progetto fotografico anni ‘60, periodo in cui si affermano i media, la cultura pop e la minigonna, che fa emergere una nuova figura femminile abbandonando gradualmente l'etichetta formale in favore di una maggiore espressione di libertà. “Ecco la mia epoca, ecco i miei anni” pensai… Ma non tutte le cose belle risultano facili; nonostante l’entusiasmo è stato un progetto non semplice da realizzare. Dopo vari problemi ed inconvenienti legati al continuo cambio di abbigliamento, trucco ed acconciatura che non andavano per il verso giusto, il mio gruppo ed io abbiamo trovato la giusta alchimia. Dopodiché, la serata tanto attesa: il Vanity Night 2013.

Dopo le varie "sorprese" organizzate dalla scuola per noi, ecco il momento in cui le 8 modelle del progetto sono state invitate a salire sul palco per presentare i rispettivi lavori. Ed infine, la proclamazione… Dopo aver invitato tutti a creare un po’ di suspance, il presentatore esordisce con il classico: "chi sarà la vincitrice?”.

Ed in quegli attimi interminabili, nella mia testa navigava un sol pensiero: "Ora diranno il nome di qualche altra ragazza, non sono io, impossibile che dica il mio nome.". Ero pronta a NON essere stata scelta, forse per non restare delusa dopo l’impegno dedicato, anzi quasi sicuramente per questo. Con lo sguardo rivolto verso il basso, continuavo a ripetermi: "impossibile sia io”, finalmente sento pronunciare a gran voce il nome, il mio nome! Non potevo crederci, il mio stupore e la mia incredulità mi hanno mandata al settimo cielo. E’ stata un'emozione indescrivibile, avvolta dai coriandoli che cadevano dall’alto, gli applausi del pubblico e gli abbracci delle mie amiche.
Gioia, felicità e anche un pizzico di tristezza quando mi hanno incoronata miss e fatto indossare la fascia… è stata un'esperienza bellissima che non avrei mai immaginato di vivere, esperienza che porterò dentro per tutta la vita.

Simona Arena

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